Williamsburg è un quartiere di Brooklyn poco battuto dai turisti, ma non per questo meno interessante, dove convivono numerose culture, tra cui quella polacca, quella latinoamericana e nella parte più a sud quella ebrea ortodossa.
È una calamita che attira musicisti, scrittori, pittori, grafici e designer; un tempo bastione della classe lavoratrice di origine latina, è diventata l'epicentro della vita notturna e del panorama culinario.
Infatti la zona di North Williamsburg è abitata da hipster e creativi, ci sono molti Cafe alla moda, boutique e negozi vintage, e passeggiando si può ammirare lo skyline di Manhattan; se si ha tempo si può anche fare una camminata sul Willliamsburg Bridge. È un'area molto vitale e amata dai giovani, ci sono parecchi ristoranti, locali accoglienti e librerie indipendenti.
Questo stile stile di vita si scontra nettamente con quello di South Williamsburg, abitato da ebrei ortodossi. Gli uomini sono vestiti di nero, con una camicia bianca e larghi cappelli dai quali spuntano due boccoli, mentre le donne indossano, anche in estate, vestiti neri lunghi fino al ginocchio e calze coprenti. Questa è una delle enclavi di ebrei ortodossi più grande al mondo, e si sta espandendo. Così come i negozi, anche le scuole – e i relativi pulmini gialli – del quartiere hanno le scritte in ebraico, a rimarcare l’identità della comunità. Ci sono pochi bar o Cafe, ma è interessante poter vedere da vicino una cultura così diversa dalla nostra.
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